Chemioterapia con e senza radioterapia nei bambini con linfoma di Hodgkin: risultati a lungo termine


Nel 1995, il Children's Cancer Group ( CCG ) ha aperto uno studio per i pazienti con linfoma di Hodgkin, valutando se una bassa dose di radioterapia limitata al campo coinvolto ( IFRT ) ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione per i pazienti che abbiano raggiunto una risposta completa dopo la chemioterapia.

Sono stati presentati gli esiti a lungo termine utilizzando i dati finali fino a marzo 2007.

Nel periodo 1995-1998, 826 pazienti eleggibili sono stati arruolati nello studio CCG 5942.

In totale, 498 pazienti che avevano raggiunto una risposta iniziale completa alla chemioterapia sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere terapia IFRT o nessuna ulteriore terapia.

Sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale sono state valutate dalla data di ingresso nello studio o dalla assegnazione casuale, a seconda dei casi.

I tassi a 10 anni di sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale per l’intera coorte sono stati, rispettivamente, 83.5% e 92.5%.

In un’analisi per trattamento per i pazienti randomizzati, i tassi a 10 anni di sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale sono stati 91.2% e 97.1%, rispettivamente, per IFRT e 82.9% e 95.9%, rispettivamente, per il gruppo non-sottoposto ad altre terapie.

Per i confronti di sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale, P=0.004 e P=0.50, rispettivamente.

La malattia voluminosa, i sintomi B e il tipo istologico a sclerosi nodulare sono risultati fattori di rischio per una minore sopravvivenza libera da progressione.

In conclusione, con un follow-up mediano di 7.7 anni, la radioterapia limitata al campo coinvolto ha prodotto un miglioramento statisticamente significativo nella sopravvivenza libera da progressione ma nessun miglioramento nella sopravvivenza generale.
Per i singoli pazienti, i rischi relativi di recidiva versus effetti tardivi di radioterapia limitata al campo coinvolto dovrebbero essere presi in considerazione.
La valutazione delle caratteristiche del paziente e della malattia e della risposta precoce possono aiutare a decidere quali pazienti hanno maggiore probabilità di trarre beneficio dalla radioterapia limitata al campo coinvolto. ( Xagena2012 )

Wolden SL et al, J Clin Oncol 2012; 30: 3174-3180

Onco2012 Pedia2012 Emo2012 Farma2012


Indietro

Altri articoli

Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...


Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) hanno dimostrato tassi di risposta notevoli nel linfoma di Hodgkin ( HL...


Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...


La prognosi dei pazienti con linfoma di Hodgkin sfavorevole allo stadio iniziale rimane insoddisfacente. Sono state valutate l'efficacia e la...


Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...


La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...


Brentuximab vedotin ( Adcetris ) in combinazione con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina ( regime AVD ) è approvato nella terapia...


In alcuni pazienti il linfoma di Hodgkin può non-rispondere al trattamento iniziale o ripresentarsi dopo un’apparente risposta poco tempo dopo...


Uno studio di fase 1 ha valutato l’aggiunta di Vorinostat ( Zolinza ) a Pembrolizumab ( Keytruda ) nei pazienti...


I risultati della Parte 1 dello studio globale di fase 3 SPARKLE, in aperto, randomizzato, supportano la valutazione continua di...